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Il ricettario della A: il nostro dono per i bambini che verranno.

Ricettari della A
I ricettari: foto di Fabio Frangini

Quest’anno le maestre della Scuola dell’Infanzia di Ponte a Egola hanno affrontato con i bambini il progetto alimentare. Nella pratica hanno partecipato al “Progetto frutta” del Comune di San Miniato e della Asl, approfondendo poi con lo “studio” della Piramide Alimentare.
La frutta a colazione (la seconda colazione) è una via per trasmettere ai bambini un modo di alimentarsi naturale, sano ed energetico, è un modo per insegnare ad apprezzare la frutta, a cambiare tipologia di frutti attraverso il cambio delle stagioni, è un modo per comprendere la realtà e condividere lo stesso cibo.
Anche la festa di fine anno è stata pensata restando in tema: un rinfresco dove ogni famiglia ha portato qualcosa da mangiare.
Quando frequenti l’ambiente scolastico (sia come docente, sia come genitore) ti rendi conto della scarsità di fondi che vengono destinati, per cui, invece di lasciarci andare alla solita polemica o alla rassegnazione, noi genitori della sezione A abbiamo deciso di darci da fare e ho proposto di creare un ricettario con alcune delle nostre ricette, magari quelle preferite dai nostri figli, o quelle che si tramandano in famiglia da generazioni.
Siamo tanti e abbiamo origini diverse, da tutta Italia e da oltre i confini, per cui il nostro ricettario avrebbe avuto caratteristiche multietniche.
Per quanto mi riguarda ho messo a disposizione la mia esperienza di grafica.
Quando ho iniziato a ricevere le ricette delle altre mamme della classe sono rimasta piacevolmente stupita, oltre che sommersa dalle e-mail. C’è stata una partecipazione incredibile, sembrava che tutte non vedessero l’ora di condividere le proprie ricette con le altre. Mentre le impaginavo, le ho lette tutte, una per una, soffermandomi specialmente su quelle che vengono da altre regioni, restando ammaliata da certi particolari o dalle tradizioni che vanno a braccetto con alcuni piatti.

ricettario_intro
L’introduzione del ricettario


Ho impaginato il ricettario, creato un logo e stampato una copia. Il resto lo abbiamo fatto tutti insieme durante i laboratori serali a scuola: fotocopie, fascicolatura, attaccatura del logo a fogli colorati per le copertine, spillatura. È stato un lavoro a costo ridotto, tutto perché la somma da lasciare alla scuola fosse più consistente possibile.

esempio ricetta
Una ricetta-tipo
Cartellone vendita ricettari
Festa di fine anno: foto di Fabio Frangini


La sera della festa abbiamo allestito un banchetto e tutti insieme li abbiamo venduti.
È stato un successo!
Qualche giorno dopo, grazie al Governatore della Misericordia di San Miniato e alla Asl, abbiamo avuto la possibilità di portare i nostri ricettari e presentarli a tutti gli intervenuti alla festa conclusiva del progetto educativo di sicurezza negli ambienti di vita rivolto ai bambini delle scuole dell’infanzia che si è svolta a San Miniato, nel giardino della Cisterna, grazie soprattutto all’intervento e all’allestimento della Protezione Civile di San Miniato.

cartellone
Il cartellone: foto di Fabio Frangini

Fin dall’inizio, fin dalla prima vaga idea di bozza, mi echeggiava nella testa che questo ricettario aveva le profonde caratteristiche del dono. Un dono speciale, perché molte famiglie hanno donato le proprie ricette arricchendole di episodi familiari e modi di assaporarle. Perché abbiamo condiviso un fondamento della vita, il cibo. Perché abbiamo dato continuazione all’insegnamento delle maestre.

A settembre la mia bambina andrà alle elementari e tutta la nostra sezione accoglierà nuovi bambini. Neanche per un momento, però, mi sono chiesta “perché lo fai?” o “per chi lo stai facendo?”.
Questo è il nostro dono per i bambini che verranno.
Spero che un giorno qualcuno penserà anche ai miei.


Uno non può pensare bene, amare bene, dormire bene, se non ha mangiato bene. (Virginia Wolf)

Ci sono gli angeli nel cuore di San Miniato

Ecco, dirà qualcuno, adesso il Bucciano FotoDiarioFestival ci tiene così tanto alla nostra città, che se n’è inventata una davvero grossa: gli angeli a San Miniato. Sai che attrattiva per i turisti! E alla festa del tartufo, invece dell’estemporanea di fotografia, tutti a caccia di questi famigerati angeli…
E invece la questione è ben più semplice e reale. Non saranno come gli angeli di Win Wenders, romantici osservatori della realtà, e di sicuro nemmeno come quel John Travolta fumatore appesantito e sciupafemmine, ma tanto carino, di Michael. Tuttavia questi sono i nostri angeli, quelli di San Miniato, quelli che 24 ore su 24 stemperano le nostre paure e corrono nel momento del bisogno.
Sono tanti, forse non abbastanza per il compito difficile che si sono presi, e vi posso assicurare che essere lì, assistere alla fotografia è stato emozionante: tutte quelle persone hanno le ali e sbattono per noi.

Come sempre, il manifesto 6×3 è visibile sotto i chiostri a San Miniato.

Ma per capire quanto la Misericordia, i donatori del sangue e la protezione civile riescano a far breccia nel cuore dei Samminiatesi, ecco cos’è successo dopo che con tutta la mia famiglia ho assistito allo scatto: siamo tornati a casa e Margherita (mia figlia di 5 anni) è corsa a fare un disegno. Questa è la sua personale versione del 6×3:

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